5 libri sul tempo

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Il tempo è collegato alle ore e le ore, a volte, posso portare a strani voli pindarici. È il caso, ad esempio, delle ore doppie che nascondono significati segreti che l’uomo deve imparare a rivelare.

Del tempo ne hanno parlato filosofi, storici che cercano di ripercorrere gli eventi che hanno scandito gli anni, ma tutti si fanno domande per comprendere meglio lo scorrere dei secondi, degli attimi, e dei secoli.

Ma, soprattutto, per una riflessione profonda sul significato del tempo, scrittori ci hanno regalato decine e decine di spunti con i loro libri.

Di seguito vediamo 5 libri da leggere assolutamente sul tema del tempo.

Libri sul tempo, la top 5

Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust

Un must è il libro Alla ricerca del tempo perduto scritto da Marcel Proust. La riflessione di Proust sulla natura del tempo è profonda e diffusa nella sua scrittura. Le tremila pagine del suo romanzo, pieno di persone, emozioni, profumi, riflessioni, non si presentano come accadute nella realtà, ma come affioranti dalla memoria del protagonista. Un vasto universo nascosto tra le pieghe del suo cervello. L’arte di Proust dà vita così a un’intuizione chiave che possiamo trovare in pensatori che vanno da sant’Agostino a Husserl, che ci spiegano un concetto fondamentale: il fatto che il tempo della nostra esperienza sia solo debolmente correlato al tempo della fisica. Per lo più, è uno spazio, uno sgombero, aperto dai nostri ricordi e anticipazioni. Ciò che chiamiamo tempo nella nostra vita quotidiana sono questi ricordi e queste anticipazioni.

L’ordine del tempo di Carlo Rovelli

Altro capolavoro è L’ordine del tempo, scritto da Carlo Rovelli. Nella prima parte si percorre un territorio più familiare ai fisici, trattando argomenti come la dilatazione del tempo, la freccia del tempo, la relatività, la sincronizzazione e la nozione del tempo di Planck – la durata più piccola possibile, 10 –44 s. La seconda parte, invece, è dedicata all’immagine di un mondo senza tempo, mentre la terza è più speculativa, in cui Rovelli si chiede come percepiamo uno scorrere del tempo in un mondo senza tempo.

La trama del cosmo di Brian Greene

Lo spazio e il tempo formano il tessuto stesso del cosmo. Eppure rimangono tra i concetti più misteriosi. Lo spazio è un’entità? Perché il tempo ha una direzione? L’universo potrebbe esistere senza spazio e tempo? Possiamo viaggiare nel passato? Greene usa queste domande per guidarci verso la nuova e più profonda comprensione dell’universo da parte della scienza moderna.

Dal regno immutabile di Newton in cui spazio e tempo sono assoluti, alla concezione fluida dello spaziotempo di Einstein, all’arena intrecciata della meccanica quantistica in cui oggetti molto distanti possono coordinare istantaneamente il loro comportamento, Greene ci porta tutti, indipendentemente dal nostro background scientifico, su un irresistibile e viaggio rivelatore verso i nuovi strati di realtà che la fisica moderna ha scoperto giacere appena sotto la superficie del nostro mondo quotidiano.

Dall’eternità a qui di Sean Carroll

Il tempo pervade le nostre vite: ne teniamo traccia, ne lamentiamo la perdita, ne facciamo buon uso. I ritmi dei nostri orologi e del nostro corpo ci permettono di misurare il passare del tempo, come un righello ci permette di misurare la distanza tra due oggetti. Ma a differenza delle distanze, il tempo ha una direzione, che punta dal passato al futuro. Il libro Dall’eternità a qui di Sean Carroll esamina questa freccia del tempo, che è profondamente radicata nell’universo che ci circonda. L’universo primordiale – il caldo, denso, Big Bang – era molto diverso dall’ultimo universo – fresco, vuoto, spazio in espansione – e quella differenza si sentiva in tutti i meccanismi della Natura, dallo scioglimento dei cubetti di ghiaccio all’evoluzione delle specie.

Dall’eternità a qui rappresenta quello che è il prossimo passo verso la comprensione di come siamo venuti a esistere, e una lettura fantasticamente accessibile, apprezzata da un vasto pubblico di fisici da poltrona e da chiunque rifletta sulla natura del nostro mondo.

La natura dello spazio e del tempo di Roger Penrose e Stephen Hawking

Il famoso manuale La natura dello spazio e del tempo esamina la questione se la teoria quantistica dei campi e la teoria della relatività di Einstein, le due teorie più accurate e di successo finora in fisica, possano essere unite in un’unica teoria quantistica della gravità. Hawking e Penrose, due dei più grandi fisici dell’epoca, esplicano argomentazioni sui loro punti di vista.

Gli autori sottolineano come le loro posizioni siano ulteriormente in conflitto su una serie di questioni chiave, tra cui la geometria spaziale dell’universo, le teorie inflazionistiche rispetto a quelle cicliche del cosmo e il paradosso della perdita di informazioni del buco nero. Sebbene siano stati compiuti molti progressi, Hawking e Penrose sottolineano che i fisici devono ancora andare oltre nella loro ricerca di una teoria quantistica della gravità. Una lettura affascinante che va oltre il concetto del tempo.

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