Gennargentu: si parte alla scoperta dei sentieri del trekking.
La spina dorsale della Sardegna è un massiccio montuoso che vanta vette elevate come Punta La Marmora1834 m e Bruncu Spina 1828 m.
Si tratta di un luogo da cui si ammirano paesaggi straordinari ed in cui si trovano habitat e specie endemiche e rare. Vi sono sorgenti, anfratti e luoghi davvero incantevoli.
Vediamo quali sono i sentieri del trekking.
Gennargentu: Sentiero Girgini T-700
Si tratta di un sentiero facile, di circa 7 km e con appena 125 metri di dislivello, che parte da Desulo ed è inserito nel più vasto circuito del Periplo del massiccio montuoso.
Si attraversa la foresta di Girgini e si passa accanto ai tacchi di Su Toni ‘e Girgini e Genna Eragas, si attraversano anche aree pastorali, e in località Sa Sedda ‘e S’Ena c’è anche una vasta area di sosta attrezzata.
Gennargentu: trekking nel canyon, nei monti e nelle foreste
Una delle mete più straordinarie de Supramonte è la Gola di Gorroppu, ha un’altezza di circa cinquecento metri e una larghezza che varia da poche decine a quattro metri.
Senz’altro da non perdere il trekking al villaggio nuragico più antico che esista situato sul monte Tiscali.
Imperdibile la Foresta di Montarbu, 2800 ettari di estensione. Vi abitano numerose specie animali, una flora che assume tonalità intense e particolari e vi si trova un corso d’acqua, il Rio Ermoliosu, che attraversa la foresta.
Trekking da non perdere a Codula di Luna, un torrente che scorre per chilometri lungo pareti calcaree e ripide, alla cui foce del Codula di Luna si trova la spiaggia di cala Luna, un piccolo paradiso.
Gennargentu: alla scoperta del Selvaggio Blu
Il selvaggio blu è un percorso che si snoda fra le alte falesie del Golfo di Orosei, con un panorama tra i più belli del Mediterraneo.
Si attraversa Baunei, dove si possono trovare interessanti siti archeologici e luoghi di grande valore naturale e culturale. Da qui ci si dirige verso Sa Nurca, una profonda fenditura nella roccia, il cui attraversamento consente di affacciarsi su un aereo balcone proteso sulla falesia. Da qui si prosegue per Codula Sisine in cui si trova anche l’omonima spiaggia.