Ulassai: magica città sarda, cosa fare e vedere

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Ulassai sorge nell’Ogliastra più interna, il cuore pulsante della Sardegna.

Attorniata da monti calcarei, riposa fra foreste sempreverdi in cui si aprono le grotte che paiono sbucate dalle favole.

800 metri d’altezza, una delle cinque blue zone del mondo, una vista spettacolare, un’esperienza unica.

Potresti perderti questa occasione?

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Ulassai: camminando fra la natura

Visitando questo paese sardo menzionerei per prima la spettacolare natura che lo avvolge.

Qui si trova l’oasi faunistica di Girisai ma soprattutto le famose grotte citate all’inizio, is Lianas ad esempio, anche se la più famosa è su Marmuri, ‘il marmo’: camminerai per 850 metri in saloni con pareti altissime, laghetti e stalattiti che si uniscono a stalagmiti formando enormi colonne.

Esperienze da fare:

  • trekking nelle profonde gole
  • arrampicate free climbing
  • visita alle cascate di Lecorci e alle cascate di Lequarci

Le cascate di Lequarci sono a dir poco spettacolari: compiono un salto di quasi cento metri con una larghezza massima di 70.

In mezzo a tutto questo verde è stata eretta una chiesetta bizantina, intorno vi si trovano is cumbessias che servivano da alloggi per i pellegrini durante le celebrazioni della santa.

Da non perdere il nuraghe s’Ulimu (1500-900 a.C.), a 700 metri d’altitudine: due massicce torri unite da una spessa cortina.

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Ulassai: una passeggiata in paese

Tutto il borgo è splendido. Merita una visita la Stazione dell’Arte, che custodisce il ‘genio multiforme’ dell’artista Maria Lai.

Da visitare la Chiesa di San Sebastiano del 1776 in cui sono stati ritrovati i resti di una Chiesa precedente dedicata a Santa Margherita di Cortona

Il Palazzo Comunale che si trova sopra la via principale, la cui edificazione risale al 1907.

Casa Cannas e l’antico mulino edificatio nel 1900.

Imperdibile anche il museo Albino Manca artista di assoluto talento.

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Un’altra tappa importante è l’osservatorio astronomico pubblico. Venne costruito per primo un sofisticato telescopio, un Newton-Cassegrain, nel 1989, su progetto di Ferdinando Caliumi che fu ospitato in seguito in questa struttura.

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