La testa perduta di Damasceno Monteiro- Antonio Tabucchi

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“Ogni uomo è assolutamente indispensabile a tutti gli altri”

Un libro che ci fa viaggiare in Portogallo tra la città di Porto e quella di Lisbona. Un thriller che, purtroppo, fa emergere i problemi di giustizia e corruzione legati al Paese. Tramite questo romanzo, l’autore narra dell’abuso del potere, della tortura e delle ingiustizie.

Si tratta di un racconto di fantasia che, però, parte da un fatto realmente accaduto a Lisbona: il ritrovamento del corpo decapitato di un giovane alla periferia di Lisbona, in un parco pubblico. Mentre, il nome Damasceno Monteiro, è in realtà la via di un quartiere di Lisbona, dove Tabucchi ha abitato. 

Nella città di Porto, avviene un assassinio. Il gitano Manolo scopre un cadavere decapitato tra i cespugli di un parco pubblico. Si tratta di un cittadino portoghese di 25 anni, Damasceno Monteiro. Un giovane giornalista, Firminio, viene inviato a Porto per indagare su questa morte e farà conoscenza con personaggi particolari che lo aiuteranno a trovare l’assassino. Nello specifico con un vecchio zingaro, e un bizzarro avvocato Fernando de Mello Sequeira. Capirà che è coinvolta una ditta di import-export aiutata dalla polizia, nei traffici di droga provenienti da Hong Kong.

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Ma cosa c’entra Damasceno Monteiro in tutto questo?

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