Duomo di Firenze: storia, arte e bellezza

|

Duomo di Firenze, il fulcro di questa bellissima città.

Si tratta della chiesa più grande d’Europa, è lunga 153 metri, larga 90 alla crociera ed alta 90 metri dal pavimento all’apertura della lanterna.

Fu intitolata nel 1412 a Santa Maria del Fiore alludendo al giglio che rappresenta Firenze.

Ne scopriamo la storia.



Storia del Duomo di Firenze

Duomo di Firenze: storia, arte e bellezza - IAWA

La sua costruzione fu avviata nel 1296 sopra una costruzione paleocristiana dedicata a Santa Reparata.

Il progetto è di Arnolfo di Cambio che vi lavorò dal 1296 al 1302. Fu lui a concepirne gli spazi classici, con tre ampie navate che confluivano nel vasto coro dove è posto l’altare maggiore, a sua volta circondato dalle tribune su cui poi si innesterà la Cupola.

C’è da dire però che il progetto iniziale è molto diverso da ciò che vediamo noi ora, questo perché le modifiche all’ampliamento furono apportate da Francesco Talenti, capomastro a partire dalla metà del ‘300.

Nel 1331 furono i magistrati dell’Arte della Lana che si assunsero la cura della costruzione dopo la morte del progettista.

Nel 1334 venne nominato capomastro dell’Opera Giotto di cui ammiriamo il campanile. Alla sua morte subentrò Andrea Pisano fino al 1348.

Nei successivi anni parteciparono Andrea di Bonaiuto, Benci e Andrea di Cione, Taddeo Gaddi e Neri di Fioravante. Fu poi appunto il turno del Talenti.

Nel 1378 fu ultimata la volta della navata centrale, e nel 1380 furono terminate le navate minori. Tra il 1380 ed il 1421 furono costruite le tribune e forse anche il tamburo della Cupola.

Infine l’opera più impegnativa in assoluto fu la ricostruzione della facciata ad opera di Emilio De Fabris e collaboratori tra il 1871 e 1884, l’ultimo intervento significativo.

Duomo di Firenze: una bellezza senza tempo

Duomo di Firenze: storia, arte e bellezza - IAWA

Ne ammiriamo il rivestimento di marmo, gli ingressi laterali: la Porta dei Canonici,  la Porta della Mandorla con il rilievo con l’Assunta di Nanni di Banco, quella del Campanile con rilievi della scuola di Andrea Pisano e la porta della Balla.

All’interno ammiriamo le bifore gotiche, la cupola del Brunelleschi, i cicli affrescati del mondo: 3600 metri quadri di dipinti, eseguiti tra il 1572-1579 da Giorgio Vasari e Federico Zuccari. Le opere  lungo le due navate laterali di Paolo Uccello, di Andrea del Castagno, e di Domenico di Michelino.


Previous

Varese: le chiese da visitare

Centro di Tokyo: cosa fare e vedere

Next